
Non c’è posto in questo spazio
WORKSHOP
Space Junk: a fanzine workshop
A CURA DI
Anna Positano, Troppatrama
«C’è spazio per tutti, ma non c’è posto per tutti»: è Carola a pronunciare questa frase, a margine del workshop Space Junk, realizzato e guidato da Anna Positano e Troppatrama.
Il corso propone una visione dello spazio molto ampia: sia offrendo una declinazione territoriale, cioè un luogo disponibile per gli oggetti della realtà, come spazi domestici, pubblici e comuni; sia indagando una declinazione virtuale e immaginaria, come il Metaverso e le reti televisive. In quest’ultimo caso lo spazio è ancora più manipolabile dall’immaginazione e dalla mano dell’uomo.
Partendo da questi concetti chiave, i partecipanti del corso, divisi in gruppi, sono invitati a realizzare una fanzine riguardante l’interpretazione dello spazio, assemblando e collegando immagini a riflessioni più profonde. Per gli appassionati, una fanzine è un mezzo di comunicazione estremamente accessibile, cioè di facile produzione e distribuzione, in cui si possono raggruppare temi, immagini e correnti di pensiero che hanno l’obiettivo di raggiungere un pubblico accomunato dagli stessi interessi.
Un gruppo in particolare ha deciso di approfondire il bagno, inteso come spazio di fragilità e vulnerabilità, in cui si mettono alla prova il pudore e la nudità: con le parole di un partecipante al workshop, «le persone generalmente preferiscono i luoghi privati, in cui si può essere ciò che più ci piace, liberi da sguardi voyeuristici pronti a giudicare e influenzare i nostri comportamenti». Alle sue origini, l’uomo ha vissuto e agito rispetto allo spazio fornitogli, senza modificarlo, anzi, adattandosi a esso. Solo successivamente ha imparato a gestire lo spazio, a cambiarlo e adattarlo alle proprie esigenze, avanzando sempre di più verso un’ossessiva ricerca della privacy, una componente ormai rara anche all’interno delle quattro mura domestiche. Ciò che invece appare immutabile è l’ossessiva rincorsa al possedere e contaminare qualcosa di molto più grande e potente di noi, la natura.
Elisa Migliorata