PERFORMATIVE PRACTICES IN THE XXI CENTURY REFLECTING AND WRITING ON PERFORMANCE TODAY

A CURA DI

Eleonora Milani

FILM.

Fantasia 2000 di Walt Disney Company.
Nel 1999 ho visto questo film al cinema. Era un anno particolare, il 2000 si stava avvicinando e nell’aria c’erano alle porte grandi cambiamenti legati all’osservazione della realtà. In Fantasia 2000 c’è tutto: l’oggetto che si anima, la musica che dà movimento all’oggetto.

LIBRO.

Writings di Donald Judd.
È una raccolta di tutti gli scritti, molti inediti, di Judd. È un piccolo oggetto prezioso. Judd ha grande consapevolezza di cosa implicasse concepire un oggetto a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Il rapporto che il Minimalismo ha stabilito con gli oggetti ha molto a che fare con la performance art, soprattutto nei termini di un superamento della relazione tradizionale tra oggetto e spettatore.

CANZONE.

Hyperballad di Björk.
Ho danzato per molto tempo nella mia vita e questa dimensione legata al corpo mi ha portata negli anni a interessarmi alla performance art. Questa canzone è ancora oggi intensa e significa molto per me. In alcuni passaggi la canzone ripete «ogni mattino cammino verso i limiti e butto giù piccole cose, immagino il rumore che farebbe il mio corpo schiantandosi sulle rocce; quando atterrerà i miei occhi saranno aperti o chiusi?»: credo che quasi nessuno conosca questa ebbrezza. Anche a distanza di anni dal primo ascolto, continua a essere una canzone fondamentale per me.