DANIELA DE SOUZA – Tra tradizione e innovazione

“Tradizione” e “innovazione” sembrano termini distanti, quasi antitetici. Come riusciranno a coesistere nel suo seminario ?

Nel mio intervento cercherò di spiegare come possiamo attingere dalla tradizione per poi produrre abiti (dagli abiti su misura alla creazione di collezioni annuali) facendo attenzione al modo di vedere la moda ma soprattutto al rapporto col cliente. L’obiettivo è conoscere cosa c’è sul mercato aprendosi all’innovazione, mantenendo l’approccio artigianale proprio dell’atelier.

Quali sono i suoi riferimenti, da dove trae ispirazione?

Quando lavoro alle mie collezioni parto sempre dal classico: il pizzo e il macramè mi ispirano di più, così come le epoche storiche, in particolare il barocco e il rococò. Per questo anche lo studio dei costumi di scena risulta fondamentale: il mio obiettivo è infatti trasferire questa ricerca nel lavoro destinato alla cliente. Cerco sempre di conoscere chi indosserà il mio abito, parlandoci e proponendo delle possibilità tra cui scegliere. Il tipo di donna che più amo vestire è una donna consapevole, sicura di sé stessa, e che abbia un tocco, appunto, classico.

Quale è il consiglio migliore che darebbe a uno studente di fashion design?

Prima di tutto: sii contento di te stesso! E per esserlo è importante sapersi ascoltare, sentire cosa dice la propria anima. Poi il resto è 90% lavoro e 10% talento. Solo quel 90% ti permetterà di capire se hai il restante 10, fermo restando che ciò che più conta è il modo di porsi: consiglio di ascoltare più opinioni, mantenendo un atteggiamento aperto e umile, anche – e soprattutto – col cliente, senza cercare di imporre a tutti i costi la propria visione. Ci vuole molto tempo per capire come funzionano i tessuti e solo con molto lavoro e sacrificio è possibile ottenere questa consapevolezza.

Come è possibile mantenere l’identità del proprio lavoro e riuscire a rispettare la richiesta del cliente?

Oltre all’abito su misura, nel nostro atelier, ogni anno creiamo due collezioni. Queste ci permettono di mostrare chi siamo e cosa facciamo. È il modo migliore di permettere ai committenti di sapere cosa aspettarsi dal nostro lavoro e decidere se affidarsi a noi.

Daniele Pruneri

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