LA SECONDA VITA DEL LEGNO

WORKSHOP

Le basi della falegnameria moderna

A CURA DI

Abuse Studio

AREA

Apro la porta ed entro in quella che credo sia la sala di un’azienda artigianale: una stanza caotica, rumorosa, calda, con un odore di legno tipico di quelle realtà, con un via vai di persone, una vera e propria officina.

Il workshop In The Mousse, condotto dal curatore museale Francesco Stocchi, vuole analizzare i contenuti, il trattamento fotografico e la cura lessicale di alcuni esempi di editoria d’arte, con lo scopo di imparare a progettare una pubblicazione preziosa e significativa. 


Il workshop Le basi della falegnameria moderna, a cura di Abuse Studio, permette infatti di immergersi fin da subito nel mondo della falegnameria, sfruttando anche i macchinari e i tipi di legno del mestiere.


L’attività si è suddivisa in due giornate: nella prima ogni studente ha dovuto pensare e progettare un oggetto con caratteristiche ben precise e definite; nella seconda, invece, ha utilizzato vari strumenti e tecniche per realizzare il prodotto pensato, una vera e propria scultura lignea. Gli studenti hanno partecipato con grande interesse al laboratorio e i quattro docenti (Andrea, Michele, Sara, Michele) sono riusciti a stimolare tutti con dinamismo e perspicacia, costruendo basi solide che potranno servire in futuro.

Nessuno degli studenti intervistati sapeva bene cosa aspettarsi da questo workshop, ma nonostante ciò sono stati tutti colpiti, in particolare dal modo di porsi di Abuse Studio, che ha raccontato la storia del loro team in maniera schietta e sincera, spiegando come sono riusciti a inserirsi efficacemente nel settore, sebbene il loro brand sia una realtà ancora piccola. Hanno raccontato anche delle difficoltà in cui si potrebbe incorrere con questa tipologia di lavoro e in che modo superarle al meglio. Il concetto principale che hanno saputo trasmettere, sicuramente, è che il legno non deve essere un rifiuto ma una risorsa. È importante riciclare e il team di Abuse Studio ha illustrato i modi possibili per farlo attraverso la lavorazione di questo materiale. Anche lo scarto di un lavoro già fatto può avere un’altra funzione e diventare opera d’arte. Ogni cosa può avere una seconda vita.

Ameriga Antonia Costabile