
CAN YOU DESCRIBE IT?
WORKSHOP
Immersion and Emersion. From physical to virtual realities and back again
A CURA DI
Elisabetta Modena, Margherita Fontana, Roberto Paolo Malaspina, Sofia Pirandello
Ciò che da sempre spinge l’essere umano verso orizzonti inesplorati è la curiosità, motore di nuove esperienze e sprone alla conoscenza. L’essere umano da sempre si cimenta in nuove avventure per arricchire il proprio bagaglio culturale: nel momento in cui viviamo un’esperienza interattiva entriamo in una sorta di spazio immersivo, stabilendo una connessione con l’ambiente circostante.
Ciò che da sempre spinge l’essere umano verso orizzonti inesplorati è la curiosità, motore di nuove esperienze e sprone alla conoscenza. L’essere umano da sempre si cimenta in nuove avventure per arricchire il proprio bagaglio culturale: nel momento in cui viviamo un’esperienza interattiva entriamo in una sorta di spazio immersivo, stabilendo una connessione con l’ambiente circostante.
Quando facciamo riferimento all’immersione all’interno di un’opera d’arte, oggetto di indagine del corso, parliamo di un dispositivo nel quale l’artista riesce a comunicare una propria idea, una sensazione o uno stato d’animo al fruitore grazie a una percezione multisensoriale. All’interno del workshop, gli studenti assistono così a una lezione sull’immersività in ambito artistico e hanno la possibilità allo stesso tempo di confrontarsi con vari esperti del settore, osservando da vicino il mondo delle installazioni artistiche interattive, le quali permettono allo spettatore di contemplare il capolavoro da una prospettiva differente e insolita.
Durante il workshop l’insegnante ha inoltre illustrato diversi esempi di utilizzo della realtà virtuale, sia in ambito artistico che ricreativo. In ambito artistico l’importanza dell’utilizzo della VR è legato al fatto che un artista si può esprimere in uno spazio astratto, portando dunque lo spettatore in una sfera più intima che possa aggiungere una galassia percettiva alla fruizione ordinaria dell’opera d’arte. Un chiaro esempio di ciò è un’installazione di recente esposta a Londra, nella quale gli spettatori hanno avuto la possibilità di ammirare la Notte stellata di Van Gogh proiettata su una serie di pannelli riflettenti posizionati come in un labirinto, così da portare le persone all’interno del quadro. Sono inoltre state citate e indagate opere di artisti e artiste come Laurie Anderson, conosciuta per la sua abilità nello storytelling legato alla VR, o come Jordan Wolfson, le cui creazioni esplorano l’estetica e i significati della violenza. Nella sua opera intitolata Real Violence, mediante un visore VR lo spettatore assiste a un vero e proprio pestaggio, dovendo quindi decidere se continuare a guardare o in qualche modo arrendersi alla violenza mostrata. Infine, gli studenti oltre a sperimentare la realtà virtuale attraverso sfide accattivanti (ad esempio attraverso la plank experience, la simulazione di una camminata sospesi nel vuoto nel cielo di una metropoli) lavorando in gruppo sono invitati a presentare un prodotto inerente al mondo dell’arte in VR, che può essere un elaborato critico o addirittura l’ideazione di un’installazione virtuale vera e propria.
Dall’arte moderna alle performance, dalle installazioni in realtà virtuale a uno sguardo nel metaverso, il workshop è l’ideale per le menti più curiose e creative.
Davide Foli