HUMANVERSE: PHYGITAL EXPERIENCE

A CURA DI

Martin Romeo

FILM.

Avatar di James Cameron.
È il primo film con una qualità di resa della tridimensionalità degna di rispetto. E poi c’è la questione dell’avatar: un’entità digitale che rappresenta la forma umana in una realtà parallela o simultanea, in un primo momento controllata. L’intelligenza artificiale può prendere informazioni dai nostri primi feedback, ma anche da se stessa, diventando sempre più autonoma, rendendo possibile quel desiderio di immortalità che da sempre affascina l’umanità.

LIBRO.

Snow crash di Neal Stephenson.
In questo libro, per la prima volta, compare il neologismo “metaverso”: non come lo intendono le giovani generazioni, ma come un vero e proprio ambiente spaziale. Oggi, il metaverso è più legato a social come Facebook, che attraverso lo strumento Meta ha riesumato questo termine e lo ha “brandizzato”.

CANZONE.

Outro degli M83.
Una canzone inevitabilmente collegabile al film Melancholia di Lars von Trier, in cui pianeti si scontrano e si aprono scenari distopici: un po’ i temi su cui lavoriamo in questo workshop. Brano molto ambient, suscita emozioni coerenti con la trama della pellicola.