COME UN NUOVO CONTINENTE

WORKSHOP

Che vite nel metaverso?

A CURA DI

Dante Donegani, Giuseppe Rocca in collaborazione con Neffet srl

AREA

Il metaverso è un concetto che unisce la realtà virtuale e la realtà aumentata in un unico spazio virtuale condiviso.

“La sua creazione apre la porta alla possibilità di creare nuovi mondi digitali, in cui gli utenti possono interagire tra loro e con l’ambiente in modo immersivo. Ma quali sono le implicazioni filosofiche di questa tecnologia emergente? Questo workshop ha esplorato il tema attraverso discussioni e attività pratiche. Durante il workshop, i partecipanti hanno avuto l’opportunità di riflettere sulla natura della realtà e del sé all’interno del metaverso. Si è discusso anche del potenziale impatto che la creazione di nuovi mondi digitali avrebbe sulla società e sulla nostra percezione di noi stessi e del mondo che ci circonda. Infine, sono stati esplorati i temi etici legati alla creazione di questi nuovi mondi, tra i quali la proprietà intellettuale e la responsabilità dei creatori di questi mondi.”

Così scrive un’intelligenza artificiale in grado di stilare un articolo a partire dalle poche indicazioni che gli ho fornito. Quale miglior modo di parlare di novità tecnologiche se non dando parola alla stessa tecnologia? L’esplorazione delle possibilità del metaverso è anche questo: immaginare, testare, interrogarsi sui nostri limiti.

In questo workshop si è posta attenzione alla relazione uomo-metaverso, in termini di libertà individuale e delle sue conseguenze sul nostro legame con il tempo. È forse strano pensare alla digitalizzazione come a un possibile ritorno al passato, eppure è un’eventualità reale. Siamo abituati a immaginare il mondo virtuale come a un costante slancio verso il futuro, tuttavia esso potrebbe anche consentirci di tornare a uno stato primordiale, di rimettere in pratica rituali dimenticati, oppure di realizzare mondi a misura di specifiche comunità di individui. 

Pensate di mettere in discussione la morte, o meglio, di realizzare la vita eterna nell’algoritmo, svincolati da qualsiasi retorica. Il nostro io potrà vivere per sempre nel mondo che più desidera, creando scenari fino a oggi impensabili. A un certo punto Dante Donegani mi ha sorpreso con un’affermazione: «sarà come scoprire l’America». Forse, come quel continente, il metaverso c’è sempre stato, dentro di noi o in un posto lontano che forse un domani raggiungeremo.

Un’intelligenza artificiale e Matteo Giannetti