Workshop a cura di Gianluca Squillace
L’arte è il punto di contatto tra tradizione e innovazione, e per questo è in grado di mutare continuamente forma, adattandosi alle novità di ogni epoca. In particolare la scultura ha subito una significativa evoluzione digitale, in cui però l’approccio resta quello classico: partendo da forme semplici come cubi e sfere, il cui aspetto – il cui aspetto, osservato sullo schermo di un computer, è simile alla creta – l’artista può modellare, assemblare o tagliare il materiale di partenza, per costruire un’opera nuova.
Nel workshop Introduzione a Pixologic ZBrush, a cura di Gianluca Squillace, gli studenti si cimentano con l’approfondimento di questa tecnica, per realizzare personaggi e oggetti, creazioni che potranno poi comparire in film, animazioni e game. Il processo comincia dallo studio anatomico del soggetto, utile per la successiva fase di sketching, per poi proseguire con la modellazione vera e propria. I prototipi sono resi ancora più interessanti dall’animazione, che conferisce loro ulteriore personalità. Principale differenza rispetto alla lavorazione scultorea classica è nella sostituzione della manualità con il rigore delle tecnologie moderne, che permettono un maggiore controllo sul prodotto finale.
Risultato del progetto è un’opera realizzata attraverso strumenti nuovi, ma che conserva tuttavia nella propria anima una secolare tradizione, riportando nel digitale la materialità caratteristica del mondo reale.
Gaia Geremia