Workshop a cura di Guglielmo Castelli
La libertà è lo spazio tra cacciatore e preda è il titolo del workshop a cura di Guglielmo Castelli, la cui carriera professionale, seppur nata nell’ambito della scenografia, ha intrattenuto strette relazioni con la letteratura, il teatro, soprattutto la pittura, campi di indagine per interrogare le relazioni spaziali tra interiorità ed esteriorità.
L’idea alla base del laboratorio è quella di utilizzare immagini e parole, per descrivere ambienti e mondi apparentemente diversi tra loro. Gli studenti tramite una presentazione di circa trenta slide espongono un progetto che li rappresenti, mettendo a confronto forme d’arte differenti come la pittura, il teatro, il cinema e la moda, cercando di trovare al loro interno un collegamento culturale che le accomuni. Ed è proprio da questo concetto che il workshop prende il suo nome: la libertà di esprimere sé stessi nel punto di incontro tra due arti diametralmente opposte, come lo sono i ruoli di cacciatore e preda.
Nella fase di sviluppo i ragazzi si scambiano idee e ispirazioni, al fine di creare una presentazione che racconti al meglio le loro intenzioni, la loro intimità, la loro creatività, in un confronto tra ciò che sono e ciò che vorrebbero essere, per poter infine esprimere sé stessi con parole e immagini.
Tutto questo allo scopo di far capire che non è tanto importante l’esito, quanto la fase di realizzazione e di presentazione, perché, come afferma Guglielmo Castelli, «il risultato non è nient’altro che un parte del processo stesso».
Nicholas Nardulli