Writer's Room. Come progettare e costruire una narrazione

Workshop a cura di Marco Amerighi
Ognuno ha una storia, magari anche più di una. E sente l’urgenza di darle forma nel miglior modo possibile. Spesso la soluzione che appare come più semplice è mettersi a scrivere. Ma scrivere in solitaria non sempre basta: condividere, scomporre e ricostruire le idee e le vicende emerse da un dialogo stimolante, a tratti provocatorio, crea un’unione di dettagli da poter cristallizzare in sempre più mondi possibili.
Il workshop Writer’s Room. Come progettare e costruire una narrazione, a cura dello scrittore Marco Amerighi, conduce a una consapevole e appassionante stesura di suggestioni dal mondo esterno e dal mondo interiore, portando alla creazione di un vero e proprio racconto collettivo.
Si procede per votazione. Un esempio? La protagonista: una prostituta, con una voglia a forma di croce, dà il via alla narrazione corale. E poi tutto il resto: definire l’ambientazione, caratterizzare i personaggi principali e sviluppare una trama coerente, in un’epoca ben precisa, nella quale il lettore viene immediatamente teletrasportato.
«Ma quanto larghe sono le spalle delle storie che raccontiamo?» chiede Amerighi agli studenti. E quanto possiamo costruire sopra i piccoli particolari, dopo averli studiati con cura e combinati nella narrazione? Ad esempio, a chi facciamo raccontare le vicende? In che modo? Per quale motivo? I partecipanti del workshop sono invitati a trovare delle risposte a queste domande, in un’indagine all’interno dell’inconscio e delle azioni dei personaggi. Solo condividendo con gli altri e traducendo i turbamenti dell’animo a parole, uno scrittore è in grado di reagire alle continue evoluzioni del mondo circostante.
Gaia Garghentini