Space Odyssey

Workshop a cura di Francesco Alinovi, Amos Bianchi e Anthony Marasco
Il workshop Space Odyssey è dedicato allo studio e allo sviluppo di uno spazio virtuale, osservato da tre prospettive diverse: il game design, il cinema, la storia dell’arte. Francesco Alinovi, Amos Bianchi e Anthony Marasco illustrano come lo spazio venga creato e utilizzato nei rispettivi ambiti di competenza, soffermandosi su come sia possibile ottenere il massimo effetto dalle tre dimensioni.
È soprattutto nell’ambito del game design che lo spazio virtuale ha avuto uno sviluppo vertiginoso. Gli studenti hanno avuto modo di approfondire l’evoluzione storica dei videogame, dai primi che sfruttavano una sola dimensione, a quelli a due dimensioni, fino alle pionieristiche simulazioni di uno spazio a tre dimensioni. Un esempio esplicativo è quello di Out Run, nel quale il giocatore guida un’auto percependo l’illusione dello spostamento: eppure l’auto rimane di fatto ferma ed è lo spazio che la circonda a muoversi.
I primi esempi di game effettivamente realizzati in terza dimensione sono Tomb Raider e Resident Evil, in cui la camera di gioco è fondamentale per ottenere un mondo in 3D. In questi casi la prospettiva diviene indispensabile: essa nasce in ambito pittorico con la scoperta del punto di fuga, ma il suo rivoluzionario impiego ha cambiato radicalmente tutte le arti. E sta cambiando tuttora, in modi inediti, il campo del design: fino ad abbattere la nostra esperienza della realtà.
Gianluca Guzzi