CYBERPUNK AIRSHIP DESIGN | Sefan Davidovici
Prima…
Gli aerei sono oggetti poetici. Sono sculture tecnologiche volanti, sono oggetti estremamente artificiali che rispettano però alla perfezione le leggi della natura. Nascono dall’elegante combinazione tra l’idea del volo (movimento in un fluido) e l’esigenza umana di spostarsi, viaggiare. Non stupisce allora di trovarsi a immaginarli come vere e proprie forme di design, al pari di altri oggetti tecnologici dal sapore fantascientifico che rappresentano nel presente l’ipotesi di un futuro possibile.
…Durante…
Due luoghi per due visioni complementari. Giorno uno: l’aeroporto di Bresso ci accoglie con i suoi veicoli, eliche, reattori, motori: un contatto diretto, per toccare con mano le macchine, assimilare le forme, materiali, in un approccio che sia al tempo stesso concreto e immaginativo. Un’analisi sul campo che torna utile nella fase due, quando il workshop si sposta nelle aule di NABA. Qui i ragazzi organizzano le idee e soprattutto i materiali raccolti, mettono a sistema, collaborano tra loro per progettare e rappresentale dei veicoli/aeromacchine in chiave cyberpunk! Non c’è una vera e propria funzione da seguire, non c è un brief vincolante. Ognuno è libero di lasciarsi ispirare e di dare spazio alla totale creatività.
…Dopo
Veicoli volanti fantascientifici, hybrid, creati componendo elementi animali con specifiche parti di aerei, biologico e meccanico si fondono nelle forme più svariate dei progetti elaborati dagli studenti attraverso tecniche diverse. Gli sketch vengono proiettati e condivisi, i “collage costruttivisti” vengono realizzati e discussi dalla classe. Il confronto si infiamma, i progetti si mischiano in uno scambio di idee ed impressioni. Non è forse la promiscuità, forse caotica ma altrettanto vitale, l’essenza e la forza del punk?
Leonardo Gaiera