OBJETS SONORES/SONS D’OBJETS | Alessandro Gambato

Prima…

Entriamo in un’aula al piano interrato nella quale gli oggetti che più incuriosiscono sono microfoni, partiture e casse. In sottofondo ascoltiamo “Teaching Process” un pezzo scritto ad hoc dal giovanissimo sound designer Alessandro Gambato…

…Durante…

Parola d’ordine: nessuno spartito. Fuori dalla porta suoni di ogni genere rimbombano nei corridoi, in classe ognuno seduto al proprio banco ascolta i più celebri esempi di musica contemporanea ed elettroacustica. Sono queste le suggestioni proposte del docente per facilitare il lavoro degli studenti e per farli entrare nell’estetica del pezzo. A turno gli 8 partecipanti creano una performance improvvisata usando i microfoni piezoelettrici che captano le vibrazioni di qualsiasi materiale: da quelle di una pentola, a quelle del banco davanti a loro, fino a quelle prodotte dalle piante. È questo il caso del brano “Child of tree” di John Cage al quale Alessandro Gambato si è ispirato per la sua performance.

…Dopo

Un ragazzo batte sul banco con ritmo cadenzato, l’altro sbatte con violenza due coperchi. All’esterno studenti di altri workshop in pausa caffè si guardano con occhio incuriosito: “ma che fanno li dentro?!”. I microfoni sono in funzione, la performance è registrata. Stanchi ma sorridenti gli studenti escono dall’aula come riemersi da un “loro” mondo immaginario.


Rossana Giavina