
Un soffio di creatività
WORKSHOP
100 Gianni Rodari: Alla scoperta del proprio stile.
A CURA DI
Martina Motzo
Entrando in aula mi sono sentita subito accolta da un vortice di creatività: gli studenti sono disposti in cerchio attorno a tanti banchi uniti tra loro, colmi di materiali da disegno e colori.
Le pareti della stanza sono tappezzate da schizzi e disegni di alberi, più o meno realistici, realizzati durante la mattinata. Ogni lavoro ha una propria storia e in ciascuno di essi, come ricordato dalla tutor Martina Motzo, «si trova un tratto della personalità dell’autore, non sempre corrispondente al canone di bellezza imposto dalla società».
Motzo parla dolcemente agli studenti, invitandoli a scegliere un punto su un foglio bianco e a soffiare inchiostro nero attraverso una cannuccia, in modo da disegnare una macchia indistinta. Gli studenti sono invitati a completare la figura con una penna nera, così da delineare un essere mostruoso. Questo esercizio, infatti, serve per stimolare le emozioni e per imparare a evocare un sentimento.
«Non cercate di imporre un controllo, ripete la professoressa agli studenti, per spronarli a non limitare la propria creatività. Gli studenti si guardano inizialmente un po’ confusi, ma si lasciano trascinare dalle proprie emozioni. «Sembra che si stia dissanguando» afferma Alexia girando il foglio su sé stesso e indicando la strana forma che si è venuta a creare, ridendo insieme ai compagni. «Questo assomiglia a un albero, di mostruoso non c’è molto» dice un po’ dubbiosa Alessia. L’obiettivo del corso 100 Gianni Rodari: alla scoperta del proprio stile infatti è quello di provare a illustrare un momento narrativo tratto da opere di Gianni Rodari, per capire cosa succede quando si lavora con un editore. Come espresso dal titolo del workshop stesso, «ciò che conta è cercare di far emergere lo stile dei partecipanti, andando alla ricerca dell’elemento che contraddistingue ognuno».
Marta Testa